Vacanze in Corsica: le cose da non perdere sull’isola

La Corsica è un'isola ricca di bellezze paesaggistiche in grado di soddisfare amanti della vita costiera, dell'escursionismo ma anche della storia. Come riporta il sito mediterraneotraghetti.it, portale dedicato alla prenotazione di navi e traghetti per le Isole del Mediterraneo, ecco le attrazioni da non perdere:

Ajaccio, la capitale fondata dai genovesi nel 1492, città natale di Napoleone, in cui è possibile osservare non solo la sua casa (ora Museo napoleonico), ma anche la Cattedrale di Santa Maria Assunta in cui venne battezzato, con una caratteristica facciata di epoca barocca in color ocra.

Dedicati all'imperatore francese sono anche una statua, posta nella Place Foch, la piazza principale, e un monumento commemorativo in Place de Gaulle, la piazza più grande.

Nel centro storico sono ancora visibili le imponenti mura sul lungomare che circondano la Cittadella, purtroppo non visitabile poiché zona militare protetta.

Nel comune di Ajaccio, infine, sono presenti le quattro Isole Sanguinarie, che devono il loro nome al suggestivo gioco di luci creato dal tramonto sulle rocce ma anche all'acceso colore rosso dei fiori delle Frankenie in autunno.

Sulla vetta dell'isola maggiore è visibile il faro delle Isole Sanguinarie, edificato nel 1838.

Un'altra città da visitare nell'isola francese è sicuramente Bonifacio, città più a sud della Corsica, abitata da più di 6500 anni e dotata quindi di numerosi monumenti ed edifici che ne testimoniano la storia.
Il centro storico è suddiviso in una Città Alta medievale dalla quale può essere osservato l'intero panorama che circonda l'isola, nonché le coste della Sardegna a soli otto chilometri, e una Città Vecchia, il cui punto di interesse principale è la Scalinata di Re d'Aragona, 189 gradini scavati nella roccia a picco sul mare che risalgono al 1420.

La leggenda vuole che la Scalinata sia stata scavata in una sola notte da soldati di Alfonso V, re d'Aragona, per prendere la città, ma gli storici sono più inclini a pensare che sia stata invece costruita da monaci francescani per facilitare l'approvvigionamento di acqua.
Gli altri punti di interesse comprendono l'Eglise Saint-Erasme duecentesca, la Chapelle Saint Roch della metà del Cinquecento, l'Eglise Sainte-Marie-Majeure risalente al XII secolo, e il Bastion de l'Atendard, una fortezza a ridosso del porto, anch'esso di interesse turistico.
Bonifacio viene spesso chiamata "Il fiordo del Mediterraneo", grazie alla posizione della Città Alta su scogliere a picco sul mare, che possono ricordare i fiordi norvegesi.

Porto Vecchio è invece particolarmente adatta a chi cerca una destinazione più "glamour", epiteto guadagnato grazie alla raffinatezza del centro storico, l'eleganza dei negozi lungo la Rue Borgo, ma anche la vitalità di locali e discoteche.
E' inoltre rinomata per i ristoranti tipici, dove è possibile assaggiare prodotti quali l'olio locale, formaggi, salumi e piatti tradizionali.
Per quanto riguarda i punti di interesse storico, non bisogna tralasciare i bastioni del '500, la Chiesa di San Giovanni Battista e la Cappella di Santa Croce.

Le spiagge più belle si trovano sulla costa meridionale, comprese tra Ajaccio, Bonifacio e Porto Vecchio.
A Palombaggia, posta a sud-est dell'isola, a dieci chilometri di Porto Vecchio si possono trovare sabbia bianca e fine, mare cristallino ma anche promontori rocciosi per una passeggiata tra i pini.

Altre spiagge rinomate sono Santa Giulia, che condivide con Palombaggia la sabbia bianca e l'acqua cristallina, ma che risulta però molto affollata in alta stagione; Rondinara, una baia a mezzaluna su cui si affacciano rocce a strapiombo; Lavezzi, un'isoletta dalle rocce quasi bianche; Ostriconi, apprezzata per gli sport acquatici, le immersioni e le escursioni in canoa.

Un luogo curioso è invece il parco naturale delle tartarughe più grande d'Europa, A Cupulatta, a pochi chilometri da Ajaccio, in cui sono ospitate più di 170 specie di tartarughe.

Un'attrazione particolarmente interessante sono i calanchi di Piana, Patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1983, formazioni geologiche di granito rosso che si elevano per circa 400 metri sul livello del mare, tra i quali numerosi sentieri permettono di osservare lo straordinario paesaggio.

Ad una trentina di chilometri dai calanchi si trova un altro patrimonio UNESCO: la Riserva Naturale di Scandola, che protegge 900 ettari terrestri e 1000 marini.

La Riserva costituisce ormai uno dei pochi luoghi in cui è possibile osservare la cernia e il corallo rosso, oltre a delfini e numerose specie di pesci.

L'unico inconveniente è raggiungerla: a piedi è quasi impossibile date le montagne rocciose che raggiungono i 1000 metri di altitudine che la circondano, e i battelli che possono circolare sono fortemente regolamentati, vale in ogni caso la pena di visitare quell'angolo di Paradiso non toccato dall'uomo.