L’ora d’aria per i bambini è stata accordata

In questo momento di emergenza da coronavirus, i nostri bambini costretti in casa e sono quelli che soffrono maggiormente questa quarantena ed il conseguente limite di movimento. Pediatri, educatori, genitori e organizzazioni varie, lanciano quindi una proposta alle nostre istituzioni: consentire ai più piccolini un’ora d’aria ogni giorno perché, ai bambini, fa male questa reclusione forzata di 24h su 24h.

Stress anche per i più piccoli

Parco, area ludica, centro estivo a Roma come “Il Giardino dei Demar” e giardino pubblico a cui i piccoli erano abituati, sono adesso chiusi e anche le passeggiate fino ad ora non erano più permesse. I piccoli più fortunati sono quindi quelli che abitano in case molto grandi e magari con un bel giardino; gli altri, però, sono costretti in casa e limitano la maggior parte delle attività a cartoni animati in TV e videogames, accompagnati da consistenti quantità di cibo spazzatura ed un clima pesante di stress e ansia.

Cosa dice il nuovo decreto?

I bambini potranno uscire da casa, ovviamente se accompagnati da uno dei genitori, ma dovranno rimanere nei pressi della loro abitazione, in misura strettamente necessaria e se verranno rispettate scrupolosamente tutte le regole imposte di distanziamento sociale. Sarà responsabilità dei genitori evitare in maniera rigorosa qualsiasi contatto con altri bambini e non. Questa affermazione arriva da Filomena Albano, Autorità garante per l'infanzia e per l'adolescenza a riguardo della possibilità, proprio per i più piccini, di fare una passeggiata vicino a casa anche in questo momento di emergenza sanitaria. Per questo motivo, la Garante, ha scritto un appello a Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, ed ai ministri delle Pari opportunità, della Salute, dell'Interno e della famiglia.  Albano osserva che già adesso da una sistematica interpretazione delle norme vigenti, si deve ritenere possibile per uno dei genitori accompagnare all’aperto i propri figli vicino all'abitazione. Ha però chiesto ai vertici del Governo di valutare un'opportunità per chiarire, in questi prossimi provvedimenti, qualsiasi dubbio interpretativo, in modo da garantire l'adozione delle cautele indispensabili affinché le uscite dei minorenni possano avvenire in misura strettamente necessaria e priva di pericoli per la salute della persona interessata e collettiva. L’ora d’aria per i bambini, quindi, sì ma con tutte le necessarie cautele. Perché, anche qualora ciò non fosse possibile, si arriverebbe a negare ai più piccoli, che più degli altri hanno bisogno di movimento all'aria aperta per via della loro età, la possibilità invece già concessa agli adulti per motivi strettamente necessari.