La carabina ad aria compressa

 

Le recenti Olimpiadi di Rio de Janeiro hanno dato molto lustro al tiro a segno, in particolar modo ala carabina, grazie ai successi ottenuti dal toscano Niccolò Campriani, vincitore di due medaglie d’oro.

Questa nuova evoluzione delle armi ad aria compressa ha portato un deciso aumento di coloro che scelgono come hobby il tiro sportivo, che si pratica generalmente all’interno di un poligono a Roma in altre grandi città.

Come nascono le armi ad aria compressa

Le armi ad aria compressa si sviluppano come un’alternativa a quelle da fuoco, l’obiettivo con queste nuove armi era quello di ricercare una massima potenza utilizzando dei calibri maggiori, che possono arrivare fino ad un massimo di 9 mm.

Inizialmente le armi ad aria compressa erano molto ingombranti, infatti per effettuare la compressione si dovevano usare delle grosse pompe a mano all’interno delle quali  era depositata l’aria.

Nel corso degli anni queste armi, il cui principale utilizzo è quello sportivo, hanno subito diverse modifiche e migliorie.

Una delle principali caratteristiche delle carabine ad aria compressa  è che risultano essere più economiche rispetto alle armi da fuoco, infatti una scatola di pallini non costa più di 10 euro e anche il costo dell’acquisto o dell’affitto dell’arma risulta essere minore.

Tipologie di carabine

Le carabine ad aria compressa  si caratterizzano principalmente per la presenza del gas  al loro interno, che spinge fuori dalla canna il pallino utilizzando forza di decompressione che viene creata dalla molla o dalla pompa che spinge sul pistone,

Quando si parla di carabine queste solitamente vengono divise in diverse categorie  quelle springer, e PCP ( Pre Charged Piston) e la PCA( Pre Charged Air).

La principale differenza tra queste tipologie di carabine sta nel fatto che  nella springer è presente il pistone e la molla, mentre le altre due carabine presentano un serbatoio interno  dove c’è una pompa che si occupa delle propulsione dell’aria.

Legislazione italiana per le armi ad aria compressa

Un’importante distinzione che va fatta quando parliamo di carabine ad aria compressa è quella tra quelle per la libera vendita che presentano una potenza inferiore ad  7,5 joule e  quelle che vengono usate a livello sportivo e professionale  per le quali serve  il porto d’armi e la denuncia di possesso.

La legge del 21 dicembre 1999 n 526  dichiara che la libera vendita delle armi ad aria compressa  che non s può essere fatta solo a soggetti che hanno raggiunto la maggiore età, poiché nonostante hanno una potenza inferiore queste possono essere usate per il tiro a segno da pochi metri e il softair.