La Takata è una società giapponese nel settore automotive che fornisce componenti di sicurezza, in massima parte airbag, in tutto il mondo. Recentemente dopo alcuni controlli, milioni e milioni di airbag sono stati ritirati perché malfunzionanti. Ma vediamo prima chi c'è dietro questa azienda.
La sua storia dell'azienda inizia nel 1933 quando Takezo Takada fonda la sua azienda tessile ed inizia a usare le sue tecnologie per produrre cavi di sicurezza. Negli anni Cinquanta inizia a sviluppare sedili per automobili e poi airbag, sistemi di sicurezza per bambini e altri dispositivi per la sicurezza. Nel 1977 è stata la prima azienda giapponese a produrre e commercializzare su larga scala sistemi di sicurezza in auto per bimbi, ed è stato questo elemento a far cresce la reputazione del marchio. L’azienda è così cresciuta prima in Giappone e poi nel resto del mondo. Adesso si contano ben 46 impianti in 17 Paesi e vanta sistema integrato per lo sviluppo, la produzione e la vendita.
Come funziona
Il sistema di gonfiaggio degli airbag Takata utilizza nitrato di ammonio come elemento di spinta. Recenti test però hanno evidenziato come un'esposizione prolungata a un livello elevato di umidità e alte temperature possa danneggiare il gas di ammonio che funge da spinta per gonfiare l'airbag. La conseguenza è che il sistema si potrebbe attivare non richiesto. Un danno enorme per la Takata, che detiene una quota di mercato pari al 20% degli airbag a livello mondiale, ed ha avuto indietro nel tempi altri problemi legati alla pericolosità dei suoi airgbag, che hanno causato incidenti mortali costati la vita ad almeno 13 persone con oltre 100 feriti. In Giappone sono stati annunciati i richiami di 19,6 milioni i veicoli di diversi costruttori.
L’azienda sta per altro affrontando altre beghe finanziarie: tutto ciò a portato al crollo del titolo in due anni da oltre 3mila a 421 yen.
Nel caso estremo, ossia se tutti i suoi sistemi di gonfiaggio al nitrato di ammonio saranno richiamati in fabbrica, per la Takata il conto sarà senza dubbio salatissimo: dovrà sborsare ben 24 miliardi di dollari. Necessari per riparare gli oltre 287 milioni di dispositivi in circolazione.
Il maxirichiamo coinvolge le più importanti case automobilistiche come la Audi.
Le auto con i difetti di airbag non vengono più fatte uscire dalla casa di produzione, tuttavia se volessi accertari che tutto vada a meraviglia sulla tua auto, informati presso i concessionari Audi Roma o sul tuo rivenditore di fiducia.